Viaggio sotto copertura nel covo virtuale dei suprematisti
Un podcast di Gabriele Cruciata e Arianna Poletti
Inchiesta Vincitrice del Premio Morrione 2020 – Categoria inchiesta sperimentale
Esclusiva Storytel
Ogni giorno decine di utenti si ritrovano in un mondo virtuale e sotterraneo, nascosti dietro uno pseudonimo che si ispira a un cartone animato per bambini e protetti da un potente sistema di anonimato. Il loro covo è un forum che si ispira al famoso 8chan, “il posto più oscuro di internet”, dove circolano indisturbati contenuti xenofobi e razzisti, manuali per organizzare una guerra razziale, video di attentati. Tra centinaia di conversazioni in inglese, ce n’è una in cui si parla esclusivamente italiano. Isolati di fronte a uno schermo ma allo stesso tempo in gruppo, i membri di questa chat sfuggono alle organizzazioni di estrema destra che conosciamo. Potrebbero essere chiunque: per questo sono difficilmente monitorabili, quindi più pericolosi. Soprattutto perché si dicono pronti a passare all’azione. Buco Nero è un viaggio sotto copertura nel covo virtuale dei suprematisti bianchi italiani. Inchiesta Vincitrice del Premio Morrione 2020 – categoria inchiesta sperimentale
4 EPISODI
Episodi
La tana del lupo
EPISODIO 1
25:00
Dove si ritrovano gli utenti che popolano il Buco Nero Come si proteggono dagli attacchi della polizia postale? Un forum apparentemente innocuo nato per la condivisione di fumetti giapponesi si è trasformato nel posto preferito da gruppi di estremisti. Il luogo perfetto per la diffusione della propaganda suprematista, una tana nascosta dove vale solo una regola: non esistono limiti.
Il branco
EPISODIO 2
26:00
Il racconto di un ex skinhead ci trasporta dal mondo virtuale a quello reale, dove l’antiterrorismo si trova di fronte ad una “materia nuova”. Come si organizzano i gruppi più estremi in una società digitalizzata, e come cambia quel “processo di radicalizzazione” del singolo che oggi avviene esclusivamente online?
Il lupo in casa
EPISODIO 3
25:00
In Italia c’è mai stato un attentato suprematista? O semplicemente non l’abbiamo chiamato così? Luca Traini, che a Macerata ha sparato e ferito sei migranti di origine subsahariana, viene celebrato dai suprematisti bianchi di mezzo mondo. Lo abbiamo intervistato, provando a decostruire la narrazione della vicenda.
Il diario
EPISODIO 4
26:00
Tra gli utenti del covo virtuale, c’è chi si dice pronto a passare all’azione e vede l’Italia come il paese perfetto per far scoppiare una guerra razziale. Chi sono i lupi solitari e perché li chiamiamo così? Siamo di fronte ad episodi violenti isolati o ad un vero e proprio problema di terrorismo interno?
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